Pep Guardiola sulla Superlega: “Non è più sport. Aspettiamo dei chiarimenti da parte della Uefa e delle società”.
ROMA – Pep Guardiola duro contro la Superlega. Il tecnico del Manchester City, una delle squadre che dovrebbero prendere parte alla manifestazione, ha criticato la scelta delle società. “Quando non esiste relazione tra l’impiego e il risultato non è più sport – ha detto l’allenatore spagnolo, riportato da La Repubblica – ma stiamo parlando solo di un comunicato. Sono altre le persone che devono chiarire ed uscire allo scoperto per spiegare a tutto il mondo il perché della loro decisione […]. Arrivati a questo punto la Uefa ha fallito […]. Abbiamo lottato per ottenere cinque titoli nella stagione più dura di sempre a causa della pandemia […]. Tutti stanno lottando in questa situazione, ma non bisogna essere cinici […]“.
Zidane: “Non vi dico il mio pensiero”
Nessun commento da parte di Zidane: “Non vi dico il mio pensiero anche perché è una questione che riguarda il mio presidente. E’ lui che si occupa di questa cosa. Il mio lavoro è pensare al campionato e alla partita contro il Cadice. Il resto non fa parte del mio lavoro […]“.
De Zerbi duro: “Non vorrei giocare con il Milan”
Il commento più duro è quello di Roberto De Zerbi. Il tecnico del Sassuolo, riportato da La Gazzetta dello Sport, alla vigilia della partita contro il Milan ha parlato di “un colpo di Stato, nei contenuti e nella modalità. Hanno deciso di fare un comunicato a mezzanotte invece di farlo alla luce del sole. Io non ho il piacere di giocare la partita contro i rossoneri. L’ho detto ai miei giocatori e alla società, poi se sarò obbligato scenderò in campo, ma ci sono rimasto davvero male“.
Il pensiero delle bandiere azzurre
Superlega bocciata anche da giocatori che hanno scritto pagine del calcio italiano. “Penso che sia una cosa che ha poco a che fare con il calcio“, il pensiero di Salvatore Bagni all’Adnkronos. Una linea condivisa anche da Ciccio Graziani: “E’ fatta solo per i potenti, non mi dice niente” e da Roberto Boninsegna: “Devono squalificare tutti“.
Di segno opposto Sandro Mazzola che ha parlato di “un qualcosa fatto per rinnovare. Credo che sia una cosa bella, giusto così“.